
Occhiali da sole, zaino in spalla e
l'inseparabile Canon al collo si ferma nel bel mezzo della via a
provare i passi del ballo che, di li a poco, riproporrà in piazza.
Questo è Matt.
Mi avvicino e ancora incuriosito dal
soggetto accenno “...Matt?”
Alza lo sguardo, mi fissa qualche
secondo e con un sorriso smagliante mi fa "Hi!”.
Rimango stupito
dalla semplicità di quest'uomo, senza neanche chiedermi chi fossi, ha
teso la mano per stringerla in segno di saluto e conoscenza.
Superate le presentazioni, iniziamo con
le domande:
Prima volta a Roma?
No, sono stato qui altre volte.
Hai già ballato qui?
Sì, ma non ho fatto alcun video,
ho ballato anche a Venezia e quest'ultima è in uno dei miei video.
E' nata per gioco, ero in giro nel
sud-asia e scherzosamente con un amico, ho iniziato a ballare in
ogni località che visitavo. Quando sono tornato a casa ho caricato
il video su youtube e in pochissimo tempo ho avuto un mare di
visualizzazioni. Ho ripetuto l'esperimento l'anno successivo e la
“Stridegum” mi ha notato proponendomi di sponsorizzare il tour successivo. Da lì è nato il video più conosciuto “Where the
Hell is Matt 2008”.
Hai avuto altri sponsor?
No, Stridegum è stato l'unico,
dopo il tour del 2008 ho iniziato ad auto-finanziare i miei viaggi
vendendo le magliette “I danced with Matt” in ogni località che
visito.
E il lavoro?
Questo è il mio lavoro. Prima ero
programmatore di videogiochi, mi piaceva come lavoro, ma questo mi
dà più soddisfazioni.Mentre ci avviciniamo alla piazza l'intervista s'inverte ed è lui a volerne sapere di più su noi; da dove veniamo (non solo la regione, ma anche la città), quanto dista da Roma, che lavoro facciamo e soprattutto come potrà rimanere in contatto con noi.
Prima di lasciarci chiede:
“How can I
say 1,2,3 Dance! in Italian?”
1,2,3 Dance!
Arrivato in piazza lascia il trolley e
lo zaino a terra, nessuno lo nota all'inizio, ma gli basta accennare 2 passi del suo strano balletto che una piccola cerchia di gente si forma
intorno a lui.
Matt parla solo inglese, ma la cosa incredibile è che nessuno ha difficoltà a capirlo, sarà per la sua gestualità o qualche potere non ben
definito ma in quella piazza improvvisamente tutti parliamo e
capiamo perfettamente l'Inglese!
Il suo primo messaggio è chiaro:
"Sono qui per farvi ballare e soprattutto sorridere, voglio vedere Grandi Sorrisi, se
qualcuno non lo fa dategli pure una pacca sul collo!!!”
Inizia subito chiedendo un paio di volontari: uno che gli tenga lo zaino, un'altro a cui affidare la sua
macchina fotografica e sopratutto una persona che gli venderà le sue
magliette; a quest'ultima ha affidato, davanti ai nostri occhi increduli, IL SUO
PORTAFOGLIO.
Quanti di voi andrebbero in Nevada e
parlando solo italiano affiderebbero zaino, macchina fotografica e Portafoglio ad uno sconosciuto???
E non parliamo di un portafoglio simbolico, ma del Suo Personale, corredato da documenti, carte di credito e quant'altro.
Questo è il secondo, ma probabilmente più importante, messaggio di Matt: "Siamo qui tra amici, lasciate pure gli zaini vicino l'obelisco, li controlliamo da qui... Fidatevi, divertiamoci".
Il Pifferaio Magico
Prima si assicura che entrino tutti nell'inquadratura, poi, senza alcuna Musica inizia a Ballare!
"Five, Six, Seven Eight" e la piazza si trasforma in un party muto, un mare di persone che ballano senza ritmi e senza schemi.
Dopo un paio di riprese, c'invita a fare delle
vere e proprie coreografie e da scarsi 100 che eravamo inizialmente, ci accorgiamo di essere almeno in 2-300!!!
Molti non conoscono Matt, continuano a chiedere chi sia questo strano individuo mentre ballano al suono della sua voce... Un pifferaio magico dei tempi moderni.
Matt è curioso,
vuole saperne di più sui nostri balli e di li a poco, ci
ritroviamo tutti a saltellare una bella pizzica.
Alla Fine, ma NON alla Fine
...Finito. Video fatto, Magliette
vendute.....possiamo andare direi!
Invece no, Matt porge un quaderno in
cui ognuno scriverà il suo indirizzo mail per tenersi
in contatto.
Non solo, resta a disposizione per le foto con ognuno di noi, stretto dalla folla
quasi a non respirare, è disposto anche a Ballare Singolarmente con chi ha la pazienza di aspettare la fine delle foto.
Decidiamo di salutarlo, mentre ci avviciniamo alza lo sguardo e ci fà "Travel Agency!", il suo immancabile sorriso e una pacca sulla spalla accompagnano i saluti.
Allontanandoci dalla piazza respiriamo Serenità, l'essenza del messaggio che ci ha lasciato questo ragazzo è Forte.
Un semplice balletto, la sua piena fiducia verso il prossimo, il carisma ed il suo sorriso contagioso sono riusciti a muovere e far ballare
un'intera piazza fatta di Sconosciuti.
Sarà proprio questo il senso della sua
danza?
Solo una volta tornati a casa, ci siamo resi conto del grande regalo di Matt... IL SUO SORRISO.
Special Thanks a Mila Di Bonaventura per la stesura del testo. Intervista di MrHoliday.it
Special Thanks a Mila Di Bonaventura per la stesura del testo. Intervista di MrHoliday.it
Nessun commento:
Posta un commento